Estella in castigliano e
Lizarra in basco, è un comune spagnolo di 13.024 abitanti situato nella comunità autonoma della Navarra. Situata a 426 metri di altitudine la cittadina si trova lungo il fiume Ega, fra le propaggini dei Monti Cantabrici e dei Pirenei occidentali che la cingono e la proteggono dai venti.
STORIAIl suo nome, secondo la tradizione, deriva dalla visione che alcuni pastori ebbero di una pioggia di stelle cadenti che li stupì e li indusse a portarsi in un luogo dove trovarono una statua della Madonna del Puy. Era il 1085 e il borgo aveva allora il nome latino di Gebalda che i Romani avevano dato ad un loro insediamento in quel posto. Il nome Estella, molto probabilmente le venne dato dai pellegrini che transitavano di qui verso il santuario di Santiago de Compostela, fu accettato nella lingua castigliana per la sua somiglianza con "estrella", cioè stella, che ricorda il miracolo delle stelle. In
basco invece il nome è Lizarra, che indicava un villaggio vicino conquistato da Sancho I Garcés di Navarra nel 914. Successivamente il re Sancho III, nel 1090, pensando ad una espansione del borgo, fece deviare il camino de Santiago facendolo attraversare i due villaggi vicini che si espansero entrambi fino a formare nel 1266 un unico comune che assunse il nome Lizarra per i baschi e di Estella per gli spagnoli di lingua castigliana. La città, favorita dall'essere una località importante del Camino divenne un attivo centro commerciale che attirò molte persone dai villaggi e dalle campagne vicine e anche franchi ed ebrei dalla Francia. Questi vi impiantarono le loro attività commerciali e di servizio per i pellegrini.
Nel XII secolo Estella iniziò la costruzione delle chiese romaniche che la fanno oggi chiamare la "Toledo del Nord" per i suoi monumenti e la "capitale dell'arte romanica navarra". La città raggiunse l'apice della sua prosperità nel XIII secolo quando esistevano una borsa di cambio e ben sei ospizi per i pellegrini che vi facevano sosta in attesa di
proseguire in direzione del Monasterio de Nuestra Señora la Real. In seguito la città decadde a causa delle continue lotte fra la Castiglia e la Navarra e di una disastrosa inondazione. Nel 1512 cadde nelle mani di Ferdinando II di Aragona e fu ridotta ad essere un'oscura cittadina di pro
vicia. La riscoperta del camino di Santiago degli ultimi decenni l'ha tolta dall'oblio facendola divenire un centro turistico d'interesse storico ed artistico.